Sette cuccioli “clandestini” salvati al campo rom

21.04.2013 17:38

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genova 19 aprile 2013
Sette cuccioli “clandestini” salvati al campo rom
Francesca Forleo

Genova - Si chiameranno Pisolo, Cucciolo, Brontolo, proprio come i sette nani perché questo è il numero di cuccioli sequestrati l’altro ieri dalla polizia al campo rom di via Bruzzo a Bolzaneto. Anche se tra di loro, tutti cani dai tre quattro mesi di età in su, di taglia medio grande, ci sono due femmine e ora sarà un problema capire a chi dare lo scettro di Biancaneve.
Il controllo della polizia, avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì, era partito per la segnalazione di alcuni residenti della presenza di un gran numero di bombole del gas che facevano temere la possibilità di esplosioni e incendi all’interno dell’accampamento. Le pattuglie del commissariato di Cornigliano hanno effettuato il controllo sul gas insieme a una squadra dei vigili del fuoco: gli unici titolati a maneggiare le bombole non più in sicurezza. In effetti c’era un gran numero di latte in parte vuote in parte ancora con del liquido dentro. E quindi potenzialmente pericolose. Sono state tutte portate via.
Ma durante le operazioni c’erano quei cuccioli che giravano per il campo. Ed ecco che di lì a poco sono diventati loro la preoccupazione degli agenti. I cagnetti (si fa per dire visto che sono di taglia medio grande) rano diversi, tutti cuccioli tra i due e i quattro mesi, non si può dire denutriti ma nemmeno accuditi come si dovrebbe fare con degli animali così piccoli.
In particolare gli agenti hanno insistito sulle scarse condizioni igieniche in cui erano tenuti gli animali (impolverati e pulciosi): tutti esemplari meticci ma molto belli. Incroci di lupi e rottweiler, dalmata, pointer. La polizia, dopo aver chiamato un veterinario della Asl, ha verificato come gli animali non avessero il microchip obbligatorio e secondo la polizia sono tutti cuccioli importati clandestinamente in Italia dalla Romania. Naturalmente senza alcun tipo di documentazione.
Secondo la responsabile del canile di Monte Contessa, Clara Bongiorno, dove i cuccioli sono stati accompagnati in serata dalle ambulanze della Croce Bianca di piazza Palermo: «I cuccioli sono in buona salute anche se erano sporchissimi. Ora dovremo vaccinarli, eventualmente togliere i vermi dai loro pancini e naturalmente installare il microchip. Non saranno pronti per l’affidamento prima di due mesi ma contiamo di poterli far vedere a chi sia interessato all’adozione già nel giro di una ventina di giorni, dopo le vaccinazioni insomma che sono ovviamente necessarie: in primis perché possano uscire per strada senza correre il rischio di ammalarsi gravemente».
«Alcuni dei cuccioli - racconta ancora la Bongiorno - dimostrano già un certo caratterino com’è normale che sia: alcuni sono arrivati che tremavano ed erano spaventati. Naturale che abbiano un comportamento aggressivo. Ma già dai primi minuti in canile hanno dimostrato di saper socializzare con gli altri cani. Tra di loro, poi, sono molto uniti: non hanno litigato per il cibo. È un buon segno. Si abitueranno anche alle persone anche se ci vorrà qualche tempo».